ANNO 15 n° 138
Migranti, boom di arrivi nella Tuscia: +55% in un anno. Aumentano i centri e l’impatto nei piccoli comuni
Nel 2023 oltre mille persone accolte nei centri del Viterbese. In forte crescita i Cas e la pressione nei paesi a bassa densità abitativa. I dati Openpolis
18/05/2025 - 10:20

VITERBO – È più che raddoppiato in un anno il numero di migranti accolti nei centri del sistema provinciale di accoglienza nella Tuscia. Lo certificano i dati pubblicati da Openpolis, che fotografano una crescita del 55% tra il 2022 e il 2023. Le persone ospitate nei centri della provincia di Viterbo sono passate da 664 a 1.029, con un incremento netto di 365 unità.

Il sistema di accoglienza ha visto un'espansione significativa sia nel numero di strutture attive che nella capacità complessiva di ospitalità. A oggi si contano 82 centri aperti, il 43,8% in più rispetto all’anno precedente. Di questi, 33 sono Cas (Centri di accoglienza straordinaria), in forte aumento (+83,3%), mentre i restanti 49 fanno parte del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), che segna un +25,6%. 

Anche i posti disponibili sono aumentati, passando da 743 nel 2022 a 1.141 nel 2023, pari a un +53,7%. I Cas concentrano la maggior parte dell’accoglienza, con 886 posti e 839 presenze. I Sai, invece, contano 255 posti e 190 ospiti. Il costo medio giornaliero per ospite nei Cas è di 26,07 euro.

Viterbo e i piccoli comuni: dove si concentra l’accoglienza

Il comune con il maggior numero di centri è Viterbo, con 27 strutture attive e 257 migranti presenti (su 276 posti disponibili). Seguono Montefiascone con 8 centri e Acquapendente con 6.

Tuttavia, l’impatto dell’accoglienza è più visibile nei piccoli comuni, dove l’incidenza sulla popolazione residente è molto elevata. A Proceno, ad esempio, ci sono 29 migranti su 27 posti disponibili, pari al 55% della popolazione locale. A Grotte di Castro, i 107 ospiti equivalgono al 42,5% degli abitanti, mentre a Cellere si registra un’incidenza del 25,6% con 28 presenze su 30 posti.

Altri dati rilevanti:

Valentano: 75 presenze su 73 posti

Acquapendente: 85 presenze su 119 posti

Canino: 75 presenze su 82 posti

Celleno: 22 presenze su 20 posti

Bomarzo: 26 presenze su 25 posti

Una distribuzione squilibrata: l’impatto sociale e amministrativo

I dati raccolti da Openpolis evidenziano non solo l’aumento numerico dei migranti accolti, ma anche una distribuzione territoriale che grava soprattutto sui centri minori, spesso meno attrezzati dal punto di vista amministrativo e dei servizi.

La pressione sull’accoglienza nei piccoli comuni della Tuscia solleva questioni legate alla gestione dell’integrazione, alla sostenibilità dei servizi sociali locali e al rapporto tra popolazione residente e ospiti. Un fenomeno che richiederà, nei prossimi mesi, risposte più strutturate da parte delle istituzioni locali e nazionali.






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